Ma la cipolla, non sa già di cipolla? Purtroppo con questo tipo di preparazione, dopo aver aggiunto lo zucchero nel prodotto e l’aceto di vino, il sapore naturale della cipolla può scomparire molto velocemente. E pensare che la cipolla è una di quelle verdure che ha già zuccheri, di suo: http://www.valori-alimenti.com/nutrizionali/tabella11282.php E che se cotta o fatta macerare sprigiona già di suo un ottimo sapore dolce…. Ma torniamo all’aroma, perché lo mettono? Beh, in sostanza per restituire un sapore che ormai è andato perso nel processo di produzione industriale del prodotto, e anche per stemperare l’eccessiva dolcezza dovuta all’aggiunta dello zucchero. A questo scopo servono spesso sia gli aromi che gli acidificanti come l’acido ascorbico (presente anch’esso in questo prodotto infatti). Qualcuno ora concluderà: vabbè e che c’è di male a ridarle il suo sapore originale? Niente, tranne il fatto che gli AROMI sono sostanze alimentari piuttosto problematiche per la salute e sono molti gli studi scientifici che indicano gli aromi come agenti in grado di condurre a danni dell’intestino come la permeabilità intestinale, di scatenare reazioni immunitarie di tipo allergico, di provocare disturbi della pelle e arrossamenti, ecc. http://www.ilfattoalimentare.it/gli-aromi-questi-sconosciuti.html
Insomma, nel cibo industriale gli aromi si mettono ovunque. Ma basterebbe tornare alla semplicità e naturalità delle cose, ossia mantenere il sapore e l’aroma di partenza del vero cibo, senza tante trasformazioni che poi costringono ad aggiungere aromi, conservanti, esaltatori di sapidità, coloranti ecc. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha completato la prima fase di una revisione globale della sicurezza di 2.067 sostanze aromatizzanti in uso nell’Unione europea (UE): fra queste, 1.667 non desterebbero particolari preoccupazioni dal punto di vista della sicurezza, ma 400 sì. E il multi-residuo e multi-accumulo di queste sostanze? è stata indagata scientificamente la sicurezza dell’interazione e accumulo multiplo di queste sostanze? No, non si fanno studi in tal senso ma solo per singola sostanza e singolo effetto nell’organismo. E solo in relazione agli adulti di 70 Kg di peso, non in relazione ai bambini.
Tutto questo è perverso, veramente. Quello che fa l’industria alimentare con il cibo. Secondo molti autorevoli studiosi, l’industria alimentare da 50-100 anni a questa parte sta avvelenando il mondo e togliendo la salute alle persone, e ci sono prove scientifiche di questo fenomeno, oltre che prove viventi ad ogni angolo di strada. Ora, mangiare due cipolle borettane da questo barattolo di sicuro non ammazzerà nessuno e non farà ammalare nessuno, se lo si fa una volta tanto. Ma mangiare tutti i giorni del cibo industriale pieno zeppo di additivi alimentari toglie salute alle persone, questo è ormai sicuro e pacifico: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22317828
Ecco perché con questo post non intendo mica demonizzare questo specifico prodotto o l’assunzione di questo alimento, ma intendo rendere le persone consapevoli del fatto che il cibo che si acquista nei supermercati funziona così, è fatto tutto (quasi) in questo modo, seguendo queste logiche di preparazione. E alla lunga questo cibo toglie salute, fa ammalare (oltre che distruggere l’ambiente, rispetto al consumo di cibi naturali).
Come difendersi dalle trappole dell’industria alimentare
Cibo Serio mette a tua disposizione una serie di strumenti per non cadere nelle trappole del marketing del cibo spazzatura e del cibo industriale in genere:
1️⃣ Corso online A LEZIONE DI ETICHETTA, per un approfondimento completo sulla conoscenza dei cibi industriali, delle filiere del Biologico ecc.. Maggiori info: https://ciboserio.it/corso-di-formazione-a-lezione-di-etichetta-online-2/
2️⃣ Corso online di spesa consapevole FOOD SHOP ASSISTANT, che ti insegna a selezionare solo prodotti salutari e di qualità quando fai la spesa. Maggiori info qui: https://ciboserio.it/food-shop-assistant/
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