In Italia, che sta diventando sempre più il Paese della mancanza di serietà e responsabilità su molti fronti, i progetti di educazione alimentare vengono promossi e realizzati dalle aziende che producono lo zucchero da tavola. Non ci credete? Si, è proprio così. E’ il caso del progetto per le scuole che ERIDANIA ha creato e portato a termine nelle scuole italiane (1500 scuole hanno aderito al Progetto). Il progetto si chiama “A SCUOLA DI DOLCEZZA – Scopriamo il carburante del nostro corpo”: http://www.ascuoladidolcezza.it/

E non solo, vengono fatti in partnership con ADI Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica. Cioè i medici e i nutrizionisti che dovrebbero insegnare a tutti a mangiare bene e in maniera sana, e che sarebbe meglio facessero partnership con chi produce frutta e verdura di qualità, oppure uova, per promuovere contenuti di educazione alimentare nelle scuole!

Adesso vediamo quali sono stati i punti salienti e gli obiettivi didattici che si è preposto questo progetto, di modo che possano rimanere a memoria di tutte le persone che lavorano nel settore della salute e della prevenzione, in primis, eppoi anche ben presenti anche per tutti i lettori e le persone che hanno a cuore l’insegnamento del mangiare sano alle nuove generazioni. Leggendo questi punti salienti capirete come anche in questo settore ormai si sia verificata una distorsione della realtà e una distopia molto grave, che mina alla base l’educazione dei piccoli e quindi dei futuri adulti di domani e dei futuri piccoli di domani che saranno figli di questi adulti.

  1. Giochi ed esperimenti per conoscere meglio lo zucchero, confezionando cristalli di zucchero e scrivendo poesiole a tema, o imparando a modellare la pasta di zucchero.
  2. Storia dello zucchero (aneddoti e curiosità).
  3. Esperimenti fisici in cucina (polveri solubili e insolubili con zucchero, sale e caffè), i cristalli di zucchero, velocità dello scioglimento dello zucchero.
  4. Attività sensoriale per i bambini più piccoli: scrivere sullo zucchero
  5. Attività sensoriale e descrittiva: assaggiare e descrivere (colore, gusto, consistenza, ecc) diversi tipi di zucchero (granulato, semolato, ecc.).
  6. Laboratorio di cucina: semplici ricette di dolci da fare in casa.
  7. Principi nutritivi. Carboidrati semplici: energia immediata per lo sport e lo studio. Che serva lo zucchero come energia immediata per lo studio è alquanto opinabile….mentre può essere più plausibile per lo sport, ma chiaramente per determinati tipi di sport e in particolare per quello agonistico e dei professionisti, non per lo sport che praticano i bambini delle scuole elementari, ai quali bastano e avanzano i carboidrati che derivano dall’alimentazione (pasta, patate, verdure, frutta ecc.).

Altri obiettivi e insegnamenti che si possono leggere all’interno di questo progetto educativo sono abbastanza sconcertanti e scorretti, e li riportiamo di seguito:

  • Il sottotitolo del progetto stesso, che recita “Scopriamo il carburante per il nostro corpo”. Si parla evidentemente dello zucchero, che nessun serio nutrizionista definirebbe il “carburante del nostro corpo”, dal momento che il corpo ricava la propria energia o carburante dal mix di carboidrati, proteine, grassi, liquidi (inclusa l’acqua) e fibre, non di certo dallo zucchero inteso come semplice saccarosio o come alimenti tipici proposti per la dieta dei giovani: bibite, succhi di frutta e dolciumi come le merendine.
  • “Lo zucchero è fondamentale per il funzionamento del nostro cervello e del sistema nervoso”. Anche in questo caso appare molto inaccurato, da un punto di vista scientifico, sostenere ciò.
  • Nel documento si legge correttamente che l’OMS indica di non superare il 10% dell’apporto calorico complessivo per quanto riguarda gli zuccheri liberi (quelli usati nella preparazione dei cibi industriali come le merendine o i cereali per la colazione, come zucchero o miele, negli sciroppi, nei succhi di frutta e verdura e nei succhi concentrati). Allo stesso tempo però non si dice che l’OMS consiglia di non superare il 5% del totale – la metà di quanto indicato – e la stessa indicazione arriva da altre organizzazioni internazionali. Per un’alimentazione corretta dovremmo assumere gli zuccheri soprattutto attraverso alimenti naturali che li contengono in piccole percentuali, come la frutta, limitando per quanto possibile l’aggiunta di zucchero.

Insomma, in conclusione, è evidente come affidare l’educazione alimentare a chi produce zucchero e alimenti non certamente sani, porti alla conclusione – nella mente dei poveri bambini che subiscono questo vero e proprio indottrinamento già a scuola – che lo zucchero sia “fondamentale”. La verità è che lo zucchero non solo non è fondamentale per la salute e per svolgere le attività comuni e quotidiane della vita, come appunto studiare, ma che è una sostanza da moderare e limitare fortemente, perchè il suo uso scorretto e abuso porta a molte patologie.

Se volete fare una vostra riflessione o commento critico nei confronti di queste iniziative molto discutibili nella scuola pubblica, dove voi genitori pagate dei soldi per dare una corretta educazione e istruzione ai vostri figli, ma dove sempre più multinazionali e aziende, come in questo caso, si infiltrano e fanno diseducazione, allora potete scrivere sulla Pagina Facebook di Eridania o sulla Pagina Facebook della ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica), che hanno promosso il Progetto “A scuola di dolcezza – Scopriamo il carburante del nostro corpo”.