Oggi parliamo di: cibi omologati e cibi identitari.
La convinzione, nell’immaginario comune, è che la grande marca, la grande azienda o multinazionale, rispetto al piccolo produttore o alla azienda che opera nel mercato locale e nel mondo del biologico, faccia dei prodotti migliori, più affidabili, più di qualità, più sicuri e controllati, più tutto insomma.
 
In realtà, in campo alimentare e in fatto di cibo avviene quasi sempre il contrario!
 
Le grandi marche non sono quasi mai capaci di fare un prodotto di grande qualità alimentare, onesto, senza inganni, con materie prime eccellenti. Parliamo del settore alimentare, non certo di quello dei beni di lusso e di grandi marche di alta gamma come Porsche, Ferrari, Maserati ecc., dove il discorso della qualità è esattamente al contrario, ovvero più la marca è di prestigio e più i materiali impiegati sono costosi e di qualità.
 
Di solito il cibo delle multinazionali è omologato (da intendersi come cibo industriale, prodotto in serie, standardizzato). Al contrario, i piccoli produttori producono cibo identitario, cioè che ha una sua precisa carta di identità, perchè ci dicono da dove viene, che materie prime sono state impiegate e in che modo è stato preparato il prodotto.
 
?Tutto ciò ha un grandissimo valore per noi consumatori, è questo che serve per il futuro: un cibo più onesto, con più qualità e di conseguenza anche più sano.
 
Guardate i due prodotti nella foto qui in basso: uno è onesto, solido, leale: quello che promette nel nome è quello che realmente ti dà. Polenta integrale, stop. E’ il prodotto alla destra dell’immagine, fatto dalla azienda Baule Volante. Inoltre è ottimo perchè fatto con farina di mais biologico e italiano.
 
L’altro prodotto, della grande marca, è sleale e di bassa qualità: promette una polenta integrale ma in realtà usa farina di mais raffinata con aggiunte di crusca. Inoltre da dove arriva questo mais? Non si sa, non viene dichiarato, e si sa invece che il mais è una delle coltivazioni più intensive a livello mondiale, quasi sempre OGM come produzione, pertanto può sorgere anche il legittimo dubbio che questo mais sia estero e OGM, non è un fatto raro che le grandi multinazionali usino le materie prime più intensive, anzi è la loro prassi comune, anche perchè le materie prime dei processi industriali intensivi sono quelle che hanno i costi più bassi sul mercato.
 
Tornando però al nostro esempio dei due prodotti in foto, a prima vista uno potrebbe pensare però che il prodotto di destra, di migliore qualità e biologico, costi molto di più di quello della grande marca che troviamo in tutti i supermercati. Ebbene, invece no! Con grande sorpresa per molti di voi lettori, costa di più quello non biologico e di qualità inferiore.
 
Infatti:
 
– polenta Baule Volante 2,15 euro confezione da 500 g (prezzo al chilo: 4,30 euro)
– polenta Valsugana 1,95 euro confezione da 330 g (prezzo al chilo: 5,85 euro)
 
L’esempio comparativo che abbiamo appena illustrato è tratto dal servizio di spesa consapevole ed educazione alimentare Food Shop Assistant, ideato da Cibo Serio. Con il Servizio FOOD SHOP ASSISTANT di Cibo Serio, ci proponiamo l’intento di individuare, selezionare, recensire e poi consigliare al consumatore tutti i prodotti di migliore qualità presenti in commercio: https://ciboserio.it/food-shop-assistant/
 
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Buona spesa consapevole 🙂