In Estate e per tutto Settembre-Ottobre, nei supermercati italiani campeggiano limoni di provenienza argentina o del Sudafrica e praticamente spariscono i limoni italiani del Sud Italia. Limoni argentini costosissimi fra l’altro, anche oltre 3 euro al chilo! Questi limoni ce li ritroviamo inoltre anche nei nostri aperitivi al bar. E il succo di limone in vendita al supermercato o presente nelle bottigliette alle mense aziendali, da dove pensate che arrivi?

L’Argentina è il leader mondiale nella produzione di limoni, e il maggior esportatore in Europa, Canada, Medio Oriente, Asia e, a partire da quest’anno, anche negli Stati Uniti

Perchè importiamo limoni dall’Argentina?

Sono due le motivazioni principali e ufficiali della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) a questa “sostituzione” di prodotto e all’importazione dei limoni da Argentina e talvolta Uruguay

  1. la prima è che la produzione italiana non sia sufficiente per il fabbisogno di tutto l’anno in Italia. Smentisco subito questa falsa motivazione, infatti posso assicurare tutti i lettori che i limoni italiani (della Costiera Amalfitana o della Sicilia) si trovano tutto l’anno nella maggior parte dei supermercati e ai mercati cittadini o nei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS)!
  2. la seconda motivazione è che in estate i limoni siciliani non sono succosi come nella fruttificazione invernale. Le regole del commercio vogliono l’omologazione del gusto. In verità pur se meno succosi, i limoni estivi italiani sono ottimi (provare per credere).
La questione ambientale ed etica

Non so a voi, ma a me fa venire fastidio l’idea delle migliaia di chilometri  che questi limoni devono compiere, su navi e camion, per andare in giro in tutto il mondo. Quante tonnellate di carburante vengono impiegate? Quanto CO2 viene prodotto e quanto inquinamento si produce? Oltretutto vengono colti veramente verdissimi, perchè la maturazione continua anche dopo il distacco dall’albero attraverso vari prodotti chimici che vengono spruzzati nei frutti, e gas di maturazione vari.

Mi direte, siamo nel libero mercato, se non li vuoi non li compri. Va bene. Ma il punto è un altro: si tratta di inquinamento mondiale (leggasi avvelenamento, che pagheremo tutti con la morte per malattia prima o poi, inclusi coloro che oggi producono, inquinano e si arricchiscono a dismisura) e si tratta di togliere lavoro a chi produce i limoni in Italia, solo perchè il limone in estate avrebbe un’altro sapore rispetto a quello d’inverno.

L’Italia che importa limoni dall’Argentina è un pò come se gli olandesi importassero tulipani dal Congo, una vera assurdità!
Trattamenti sulla buccia dei limoni

Come potete osservare dalla immagine che ho allegato in questo articolo, i limoni argentini sono trattati con conservanti, pesticidi e fungicidi e si leggono ben 4 sostanze diverse:

  • E904 (Gommalacca): si tratta di una secrezione dell’insetto Kerria lacca, presente nelle foreste della Thailandia, ed è raccolto dalla corteccia degli alberi su cui lo deposita per ottenere una salda presa sull’albero. Essendo commestibile, la gommalacca è stata usata come agente lucidante per pillole e caramelle. A questo fine, è classificata come additivo alimentare con il numero E904 e viene ancora usata come rivestimento della frutta per impedirne il deperimento dopo la raccolta. Allergia: additivo suscettibile d’indurre allergie o reazioni di ipersensibilità
  • E914: Cera polietilenica ossidata – Categoria: Agente di rivestimento- Giudizio: Accettabile  – Allergia: non sembra provocare allergie o reazioni di ipersensibilità (vedi https://ilfattoalimentare.it/arance-agrumi-additivi-cera.html )
  • Imazalil: si tratta di un pesticida che dopo il trattamento sulle piante rimane depositato soprattutto sulla buccia anche se è possibile rinvenirlo all’interno della polpa. La buccia se ne impregna e non è possibile eliminarlo, per questo si scrive “buccia non edibile” su limoni e altri agrumi che lo contengono. Gli effetti di questo pesticida? Colpisce prevalentemente fegato e sistema nervoso. Resta a lungo nel suolo e nei frutti.
  • Ortofenilfenolo: È usato nell’industria come conservante (specie contro muffe e putrefazioni) e in agricoltura come fungicida
E che dire della buccia dei nostri limoni italiani invece? Prendiamo ad esempio il limone di Amalfi IGP: questo prodotto, oltre a seguire le regole del disciplinare, deve avere la buccia edibile e ciò significa niente trattamenti dopo la raccolta!
Consiglio: acquistate limoni italiani tutto l’anno!

Mangiare limoni nostrani ci permette di sfruttare la parte piu’ nobile del limone, la buccia: ricchissima in oli essenziali, la possiamo grattugiare nei risotti mescolandola a parmigiano grattato; il sapore e’ paradisiaco e il suo potere antivirale enorme

Utile inoltre sapere che chi usa con regolarita’ il limone non conosce nè colesterolo alto nè influenza; il succo infatti abbassa fortemente la colesterolemia e combatte virus ben piu’ importanti dei virus raffreddativi quali ad es. il virus della Epatite C , il tutto grazie ad una sostanza chiamata naringenina.

Come abbiamo detto prima, i limoni italiani sono comunque disponibili tutto l’anno sia al supermercato che al mercato o nei GAS, sta a noi diventare consumatori consapevoli e decidere di continuare ad acquistare solo il prodotto italiano. Leggendo con attenzione le etichette dei limoni presenti al supermercato si può trovare chiaramente la dichiarazione dell’origine del prodotto.

Con il Servizio di spesa consapevole FOOD SHOP ASSISTANT di Cibo Serio si possono leggere le recensioni dei limoni italiani (con marche e foto del prodotto e indicazione del supermercato, mercato o filiera corta presso cui è possibile acquistarli), come di ogni altro prodotto alimentare di qualità: https://ciboserio.it/food-shop-assistant/

Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sulla grande differenza qualitativa fra limoni italiani e argentini, faccia pure un semplice esperimento definitivo: acquistare un limone argentino e uno italiano, sentirne il profumo, la consistenza e infine il sapore. Saranno i fatti stessi a parlare!

Ci ritroviamo al prossimo articolo, per un altro consiglio di spesa consapevole!