Il mirtillo nero è una bacca straordinariamente ricca di sostanze antiossidanti come i polifenoli, oltre a vitamine, minerali e fibre, che vengono digerite e assimilate molto bene dal nostro intestino.
Uno studio del 2011, a cura del ricercatore e nutrizionista italiano Stefano Vendrame, pubblicato su “Journal of Agricultural and food chemistry” https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22060186 ha studiato e monitorato l’effetto del consumo di una bevanda di mirtillo nero sulla flora batterica intestinale di un gruppo di volontari, che per 6 settimane hanno assunto regolarmente la bevanda.

I risultati hanno evidenziato che gli antiossidanti e le fibre contenute nel mirtillo hanno portato ad un notevole incremento dei Bifidobatteri a livello intestinale e anche del batterio Lactobacillus acidophilus. I bifidobatteri sono batteri particolarmente benefici per la salute intestinale e da questo studio è emerso che un consumo regolare di mirtillo o di bevande a base di mirtillo potrebbe regolare in maniera favorevole il microbiota intestinale, ovvero la flora batterica intestinale.

I mirtilli usati in questo studio erano mirtilli selvatici (Vaccinium angustifolium) da agricoltura convenzionale prodotti nel nord-est degli Stati Uniti d’America, liofilizzati, e conservati sotto vuoto in congelatore. La bevanda veniva preparata semplicemente sciogliendo la polvere di mirtillo in acqua, senza aggiunta di zucchero, ma con una punta di cucchiaino di acido citrico per renderla più gradevole al palato. La buona notizia dunque è che i frutti di bosco si possono acquistare nei momenti del picco di produzione, quando vengono venduti in offerta, e conservare in congelatore senza perdere i loro antiossidanti fenolici!