I mirtilli, consumati assieme a yogurt o altri cibi probiotici come il Kefir, aiutano a ridurre i batteri che generano le infiammazioni del tratto intestinale e aumentano le difese immunitarie. Lo ha accertato uno studio condotto dai ricercatori della Lund University, in Svezia, che ha indagato l’azione benefica dei mirtilli sull’intestino confrontando varie diete che prevedevano l’uso di bucce di mirtillo, crusca di segale, crusca di avena, valutando inoltre il loro effetto con l’aggiunta di probiotici. I risultati hanno mostrato che le bucce di questo frutto hanno un ottimo effetto antinfiammatorio sull’intestino, migliore perfino di avena e segale, che le rende efficaci contro colite ulcerosa e altri disturbi dell’intestino, mostrando anche un effetto preventivo su alcuni tipi di tumore, come il cancro del colon-retto, uno dei più diffusi.
L’ideale è consumare mirtilli interi (freschi, non quelli congelati in sacchetto) e abbinarli a yogurt o kefir (meglio ancora se allo yogurt aggiungiamo una bustina di probiotici qualche ora prima del consumo). Si ottiene una azione benefica davvero completa, a favore della microflora batterica e delle funzioni intestinali in generale.
Mirtilli, frutta fresca in genere, fiocchi di avena o di segale, frutta secca, semi di lino e altri semi, ecco perchè tutti questi alimenti mangiati a piccole dosi durante la settimana sono un vero toccasana per l’intestino e per la nostra salute. Non eccedete però con il cibo vegetale, contrariamente a quella che può essere una convinzione comune e diffusa i cibi vegetali sono benefici solo se assunti in piccoli quantitativi. Se diventano la base dell’intera alimentazione, con l’esclusione dei cibi e dei derivati animali, è difficile che possano recare beneficio, spesso sono più gli svantaggi a prevalere.