Il legame tra cibo, infiammazione e insorgenza di malattie croniche sta guadagnando sempre più attenzione da parte della comunità scientifica. In particolare, è ormai chiaro come alcuni alimenti giochino un ruolo chiave nel produrre batteri intestinali “buoni”, che hanno un’azione protettiva, mentre altri cibi – al contrario – incoraggiano la crescita di batteri che vanno a stimolare l’infiammazione.

Ed è proprio l’infiammazione cronica a contribuire all’insorgenza di malattie diffuse e importanti come l’artrite reumatoide, il cancro, il diabete, l’asma e perfino l’Alzheimer.

L’Harvard Medical School, importante istituzione scientifica, ha messo a punto una Guida eBook, Understanding Inflammation (in lingua inglese e a pagamento), che indica nove punti da seguire per contrastare l’infiammazione attraverso il cibo e lo stile di vita, oltre ad esaminare il ruolo dell’infiammazione nell’insorgenza delle malattie croniche e il panorama delle terapie disponibili – dagli storici antiinfiammatori ai nuovi farmaci biologici.

Ma in estrema sintesi, cosa non deve mancare sulla nostra tavola per aiutare il nostro intestino a proteggerci dalle infiammazioni?

  • Frutta e verdura. Sono ricche di antiossidanti e polifenoli, composti vegetali che svolgono un’azione protettiva
  • Frutta secca e semi oleaginosi. Molti studi indicano che il consumo di semi e frutta secca è associato a una riduzione dei marcatori dell’infiammazione e a una riduzione di rischio cardiovascolare e diabete
  • Bevande. I polifenoli contenuti nel caffè e nel cacao, dicono gli studi, hanno proprietà antinfiammatorie, così come il tè verde, ricco di polifenoli e antiossidanti