La dicitura “senza zuccheri aggiunti” è un inganno legalizzato che si trova sulla confezione di molti prodotti in vendita al supermercato, come biscotti, plumcake, yogurt, cornflakes, barrette, succhi di frutta e bevande varie. Il prodotto qui in foto è uno dei tanti in commercio con la dicitura “senza zuccheri aggiunti”. Una dicitura a norma di legge per tutti i prodotti che al posto di:
- – zucchero tradizionale (saccarosio)
- – glucosio
- – fruttosio
- – destrosio
impiegano degli altri zuccheri e altri dolcificanti.
Il problema è che il consumatore con questa dicitura pensa automaticamente che nel prodotto non ci sono zuccheri di nessun tipo e che il prodotto sia più salutare rispetto ad altri della stessa categoria che però contengono lo zucchero. E questo non è affatto vero! Nel caso specifico in foto il prodotto in realtà contiene degli “zuccheri” aggiunti, che la legge definisce edulcoranti anziché zuccheri, e che sono nello specifico maltitolo e sciroppo di maltitolo.
Zuccheri, glicemia, insulina: non c’è solo lo zucchero tradizionale. Ecco come funziona l’inganno dell’industria
Per la normativa non si definiscono zuccheri, ma a tutti gli effetti lo sono in quanto essi:
- – fanno alzare il valore di glicemia e di insulina nel sangue (anche se in misura leggermente minore rispetto allo zucchero tradizionale, vedi il dettaglio evidenziato in foto sulla confezione del prodotto stesso)
- – sono derivati dall’amido di mais attraverso processi chimici (e cosa potrà mai essere un derivato dell’amido se non uno zucchero?)
- – hanno effetti sulla flora batterica intestinale simili a quelli dello zucchero tradizionale, nutrono e fanno crescere i ceppi batterici che sono ghiotti di zuccheri (batteri cattivi), anziché i ceppi batterici ghiotti di fibre (batteri buoni).
Corso di formazione “A lezione di etichetta”
L’industria si avvale – e in maniera consentita dalla legge – di queste tecniche di marketing ingannevole, che manipolano le credenze dei consumatori e le loro scelte di acquisto, spingendoli a comprare tanti prodotti alimentari che non sarebbero salutari ma che lo sembrano per come vengono presentati e confezionati.
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