Spesso troviamo in commercio dei prodotti con diciture molto fuorvianti per il consumatore, al limite dell’inganno vero e proprio, in particolare molto ingannevoli per quei consumatori poco smaliziati nell’approccio alla spesa alimentare e al cibo. Tipicamente i biscotti e molti altri farinacei presentano diciture allusive a qualcosa di più salutare nell’immaginario comune, salvo poi rivelarsi alla prova dei fatti come prodotti che sono fatti di base sempre con farine raffinate, additivi, zuccheri, aromi, lievito chimico e materie prime di bassa qualità (esempio: latte in polvere)

Proprio come nel caso di questo frollino in foto!

Il frontespizio del prodotto “allude” ad un frollino di grano saraceno, uno pseudo-cereale (non appartiene alla Famiglia botanica dei cereali, ma è un ibrido tra un cereale e un legume) che ha caratteristiche nutrizionali molto interessanti in particolare perchè ricco di fibre, senza glutine, e ricco di antiossidanti della classe dei flavonoidi (contiene persino il famoso resveratrolo). Inoltre nella confezione frontale è forte il rimando al mondo del’integrale arrivando fino a scrivere che si tratta di un “frollino integrale con grano saraceno” (sappiamo ormai da tempo che mangiare integrale fa bene ed è molto meglio per la salute).

Ma in realtà come stanno davvero le cose? Si tratta di un frollino integrale o è una spolverata di farina integrale in mezzo a tanta farina bianca? E’ un frollino di grano saraceno oppure no? Lo scopriamo come sempre andando nel “retro bottega” ed esaminando la lista ingredienti della confezione sul retro: innanzitutto il primo ingrediente del prodotto è la farina di frumento e non quella di grano saraceno come allude la dicitura frontale, abbiamo infatti il 31% di farina tipo 2, poi un 11,5% di farina integrale di grano tenero e un 6,5% di avena. Dopodichè arriva un 6% di grano saraceno. Pertanto tirando le somme abbiamo solo un 11,5% di farine integrali e un 6% di grano saraceno sul totale del prodotto.

Un altro aspetto qualitativo che sfugge alla analisi del consumatore in questo caso è anche la presenza in primis di latte in polvere, e solo successivamente viene inserita una piccolissima quantità di latte intero fresco pari all’1,5%. Sicuramente un fattore che abbassa la qualità generale del prodotto.

Sorvoliamo poi sulla lunga lista di ingredienti, di zucchero aggiunto e di aromi e lievito chimico usati in questo prodotto,  non meraviglia più di tanto dal momento che si tratta pur sempre di un frollino altamente industriale e non artigianale o casalingo. In verità ad oggi i frollini in commercio davvero fatti bene e con una buona lista ingredienti sono pochissimi anche tra quelli messi in vendita dalle aziende più artigianali, si potrebbero contare sulle dita di una sola mano, nel vero senso della parola.

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