Il consumo di alimenti biologici continua ad aumentare in tutto il mondo e molti scelgono il biologico per i suoi benefici per la salute. Una recente recensione pubblicata sulla rivista Nutrients mostra che un aumento del consumo di alimenti biologici è associato a minori incidenze di infertilità, difetti alla nascita, pre-eclampsia, allergie, infezioni dell’orecchio medio nei bambini, linfoma non Hodgkin e sindrome metabolica, quest’ultima nota per aumentare il rischio, in una persona, di malattie cardiache e ictus. Questa revisione sistematica comprende 35 studi sia osservazionali che di sperimentazione clinica, ed è probabilmente lo studio più completo redatto fino ad oggi volto a valutare gli esiti sanitari di una dieta a base di prodotti biologici.

Gli studi osservazionali confrontano la salute delle popolazioni che consumano regolarmente alimenti biologici rispetto a quelli che consumano regolarmente alimenti convenzionali. L’analisi di questi studi combinati ha trovato correlazioni significative tra salute migliore e diete a base di prodotti bio. In particolare, coloro che hanno mangiato più alimenti biologici hanno aumentato la fertilità, la salute del feto, hanno avuto minori infiammazioni ed un minor rischio di malattie gravi come il cancro, le malattie cardiache e l’ictus.

Tutti le sperimentazioni cliniche si basano invece su sostituzioni alimentari a breve termine che vanno da un ingrediente biologico ad una dieta completa. La maggior parte di queste sperimentazioni ha avuto una durata non superiore a due settimane, ed i principali risultati sulla salute non sono stati dopo tutto marcatamente diversi. Gli autori suggeriscono che per rilevare meglio gli effetti del consumo di alimenti biologici sui benefici per la salute a lungo termine, le future sperimentazioni cliniche dovrebbero essere eseguite su una dieta completa per periodi di tempo più lunghi. Così, mentre l’analisi delle sperimentazioni cliniche non ha rivelato impatti diretti delle diete biologiche sugli esiti della salute, ha però riscontrato riduzioni sostanziali dell’esposizione ai pesticidi. Gli autori affermano che il consumo di pesticidi non è considerato pericoloso finché le singole concentrazioni di pesticidi rimangono inferiori ai limiti imposti dalle agenzie di regolamentazione come la FDA. Tuttavia, gli attuali processi di approvazione dei pesticidi non richiedono test di sicurezza per la presenza di mix di pesticidi. I rischi per la salute derivanti da una esposizione a lungo termine ai pesticidi a basso livello sono pochi a causa del forte controllo e pressione delle multinazionali della chimica esercitati sulle agenzie regolatorie come FDA ed EFSA e sul legislatore a livello comunitario (Commissione Europea). Al momento non esistono poi studi sull’effetto tossico combinato di più sostanze tossiche chimiche usate per sostenere l’agricoltura convenzionale, e di conseguenza non esistono nemmeno dosi minime giornaliere che si riferiscono al cocktail di sostanze, ma solo dosi minime giornaliere (DGA) riferite a ogni singolo pesticida o sostanza. La domanda è quindi: cosa succede quando nello stesso frutto o in una insalata di verdura sono presenti diversi pesticidi e l’organismo umano viene esposto simultaneamente a più sostanze? Non lo sappiamo, o meglio sappiamo che il mix può essere solo nocivo e comportare danni alla salute, ma non lo possiamo misurare e quantificare il danno. Come detto pocanzi, non vengono fatti ancora studi in tal senso.

FONTE: La buona terra