Tutti sappiamo che per quanto riguarda le patatine in busta si tratta di cibo spazzatura, certamente. Ma vedere con i propri occhi cosa contengono questi prodotti crediamo sia utile al fine di sviluppare una sensibilità maggiore verso il problema del cibo sano e in particolar modo per riflettere sulla somministrazione alquanto disinvolta ai bambini di questo tipo di prodotti.

In questo prodotto si utilizza addirittura l’aspartame, un dolcificante ritenuto nocivo e addirittura cancerogeno da studi scientifici indipendenti condotti sugli animali dal prestigioso Istituto Ramazzini di Bologna, che ha pubblicato studi scientifici di rilievo internazionale sull’argomento. Un dolcificante che ormai viene dismesso anche dall’industria alimentare stessa per sostituirlo con altri tipi di dolcificanti che si presume siano meno dannosi, come sucralosio, stevia ecc.

Le controindicazioni dell’aspartame: i casi in cui occorre evitarlo senza ombra di dubbio

Esistono poi delle specifiche controindicazioni all’uso di aspartame. In primo luogo, è sconsigliato nelle donne in gravidanza perché può comportare rischi per lo sviluppo del feto come malformazioni del SNC e disturbi dell’apprendimento e sembra aumentare il rischio di parto prematuro, e in allattamento, così come per i bambini. “Nel caso di questi ultimi è bene specificare che si fa riferimento non solo all’utilizzo dell’aspartame in quanto tale, ma anche a quello utilizzato come dolcificante in diversi cibi industriali confezionati”, afferma la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista. A riguardo si consiglia sempre di leggere le etichette, al fine di evitare di comprare prodotti contenenti aspartame.

Andrebbe evitato anche in chi soffre di fenilchetonuria, una malattia genetica ereditaria caratterizzata da difficoltà ad assimilare la fenilalanina, che porta ad avere alti livello di questo aminoacido e bassi livelli di tirosina nel sangue, con effetti tossici sul cervello (disturbi dell’umore, problemi comportamentali ecc.).

C’è anche il glutammato, anzi 3 tipi di glutammati!

In questo prodotto poi ben il 33% è costituito da olio di girasole, un olio molto raffinato ed estratto ad alta temperatura dal seme di girasole, perciò un olio ritenuto molto nocivo dalla comunità scientifica in quanto l’estrazione a caldo provoca la completa ossidazione degli acidi grassi, questi grassi ossidati creano infiammazione e vanno a depositarsi nelle arterie creando la placca.

Infine, come se non bastasse, c’è anche la presenza di 3 tipi diversi di glutammati: glutammato, guanilato e inosinato. Anche questi ingredienti non godono di alcun benestare per la salute da parte della comunità scientifica. Eppure l’industria riesce ad usarli spesso per insaporire cibi che in partenza sono innaturali e che quindi sapore non hanno! Chi controlla la sicurezza alimentare in Europa concede all’industria alimentare di poter utilizzare queste sostanze a patto che le quantità impiegate rientrino entro certi limiti stabiliti arbitrariamente a seguito di studi molto approssimativi (basti pensare che tali studi sono calibrati su adulti maschi di 70 chilogrammi di peso e non tengono conto dell’effetto metabolico sui bambini, che hanno una corporatura ben diversa e ben più vulnerabile, inoltre non tengono conto dell’ “effetto cocktail” degli additivi, ovvero dell’effetto cumulativo nella dieta di varie sostanze autorizzate singolarmente per il consumo alimentare) . Il glutammato, quando assunto in eccesso, è una neurotossina e anche questo è stato dimostrato ampiamente da parecchi studi scientifici, cioè fa dei danni al cervello sostanzialmente e al sistema nervoso. Il glutammato lo infilano in moltissimi prodotti, come i dadi da brodo ad esempio. Questi 3 tipi di glutammati, o esaltatori di sapidità, si possono trovare anche in altre marche come le patatine San Carlo, come si può vedere dal prodotto qui sotto in foto

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Ingredienti del prodotto nello specifico
  • – patate (che patate? La loro cottura crea grandi quantitativi di acrilammide una sostanza tossica e cancerogena, che tutti i medici e nutrizionisti dicono di tenere molto a bada nella nostra alimentazione, specie gli oncologi.
  • – olio di girasole (33%)
  • – aroma artificiale al gusto ketchup (non conosciamo nemmeno tutte le sostanze che vengono impiegate per creare questo aroma…di sicuro non sono salutari come nessun aroma lo è. Per certo questo aroma contiene anche liquirizia, in quanto è indicato sulla confezione del prodotto. La presenza di liquirizia deve essere indicata per legge, si tratta infatti di una sostanza che potrebbe creare effetti nocivi sulla pressione sanguigna e sul sistema nervoso)
  • – glutammato monosodico (esaltatore di sapidità)
  • – guanilato disodico (esaltatore di sapidità)
  • – inosinato disodico (esaltatore di sapidità)
  • – aspartame (dolcificante)

L’industria alimentare ha investito migliaia di dollari nella produzione di alimenti più appetibili e gustosi, oltre che in marketing e pubblicità. Le patatine fritte e i grassi creano una sorta di dipendenza e anche come conseguenza di questi prodotti sempre presenti nei supermercati e nei desideri dei bambini, succede che:

il 23% dei bambini italiani non consuma frutta e verdura quotidianamente,

il 30% è sovrappeso (forse anche più del 30% oramai…). Da alcuni anni a questa parte l’Italia detiene il triste primato in Europa di obesità in età pediatrica. Questi bambini saranno causa, per la prima volta nella storia dell’umanità, di una diminuzione dell’aspettativa di vita media, con un accorciamento di circa 10 anni di vita, collegati all’obesità e al diabete.

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