I latti in polvere dovrebbero contenere solo il lattosio, l’unico zucchero presente nel latte materno e l’unico davvero necessario per dolcificare i latti in polvere.
Il buon senso direbbe di dolcificare il latte in polvere soltanto fino alla stessa soglia di dolcezza del latte materno, per non abituare i bambini sin da piccoli a dosi più alte di zuccheri e ad una dolcificazione eccessiva, a cui poi sarà difficile rinunciare anche da grandi.
E invece no! L’industria non solo aggiunge lo zucchero del latte di mamma nei latti in polvere (il lattosio, e questo è giusto), ma aggiunge anche il FRUTTOSIO e spesso anche le maltodestrine, apportando quindi una dolcificazione eccessiva, in particolare col fruttosio che è uno zucchero con un potere dolcificante più elevato rispetto al lattosio.
E in questo modo si fa fare una dieta e una alimentazione scorretta ai bambini sin da neonati…a questo punto quello che ci chiediamo è: per quale motivo nessuna autorità sanitaria interviene per regolamentare a dovere la formulazione dei latti in polvere?
Perché non vietare qualsiasi altro zucchero eccetto il lattosio?
Mangiare costantemente fruttosio ha pesanti effetti negativi sul fegato dei bambini paragonabili a quelli dell’abuso di alcol. La notizia arriva da uno studio dei ricercatori dell’area di Malattie epato-metaboliche dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che, per la prima volta rivela i danni del fruttosio sulle cellule del fegato dei più piccoli. I risultati dell’indagine sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Hepatology.
Ma esiste ormai una lunga bibliografia scientifica di studi sui danni dei prodotti dolcificati con fruttosio e suoi derivati nella dieta dei bambini:
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