Molti consumatori non sanno che l’Unione Europea e i regolamenti che disciplinano l’uso degli additivi alimentari in Europa consentono alle aziende produttrici dell’industria alimentare di inserire varie forme di alluminio all’interno di molti additivi alimentari e anche all’interno di cibi veri e propri, ad esempio nella produzione del pan di spagna o delle spezie in polvere come il curry e la paprika.

Perché dunque le autorità europee permettono l’impiego di una sostanza notoriamente nociva e tossica all’interno del cibo? Bella domanda…domandona anzi. La risposta però è piuttosto scontata, anche se il consumatore appare il più delle volte incredulo dinanzi a tale risposta, confidando illusoriamente nel dogma “se è permesso vuol dire che non è nocivo”, oppure “se è legale vuol dire che si può consumare senza problemi”, tutti dogmi ormai consolidati nell’immaginario comune e inculcati per decenni dalla stessa industria attraverso spot TV e altre campagne di finta prevenzione della salute o di tutela del cittadino. La risposta alla domanda ad ogni modo è piuttosto banale, dicevamo: l’uso di sostanze tossiche come l’alluminio è permesso perché questo impiego favorisce l’industria che con le sue potenti lobby riesce a far autorizzare sostanze notevolmente tossiche all’interno di alimenti, farmaci, vaccini, per restare nel caso dell’alluminio appunto!

L’alluminio ha funzioni infatti di conservante e strutturante, e favorisce reazioni chimiche necessarie nei prodotti alimentari dell’industria. Ma si potrebbero usare altre sostanze più naturali e non nocive allo scopo di conservante, ovviamente. Non lo si fa perché per l’industria è più costoso usare un conservante o uno strutturante estratto da una pianta o dall’olio d’oliva. E quindi caro consumatore rassegnati, amen! Fino a che non ci sarà un movimento di pressione verso i decisori pubblici del Parlamento europeo e della Commissione europea, nulla cambierà e tutto sarà a favore dell’industria e a discapito della salute. E prima che nasca questo movimento di pressione da parte dei consumatori serve prendere coscienza ed essere consapevoli, quello che facciamo noi informando le persone con post come questi e con il nostro lavoro, appunto.

‼️ NON C’E’ OBBLIGO DI INDICAZIONE NELLA LISTA INGREDIENTI

E la beffa maggiore sapete qual è? Che l’alluminio usato come additivo negli alimenti non ha obbligo di comparire nella lista degli ingredienti, in quanto lo si considera come un “coadiuvante tecnologico”, ovvero un “ingrediente degli ingredienti”, così che i consumatori non se ne accorgono nemmeno di consumare una dose di alluminio.

In quali e quanti alimenti la legge consente l’impiego dell’alluminio come additivo alimentare? ISCRIVITI al corso “A LEZIONE DI ETICHETTA” di Cibo Serio per l’approfondimento sui cibi contenenti alluminio e su tutti gli additivi alimentari consentiti per legge, sulla lettura delle etichette, sull’origine delle filiere alimentari, sui regolamenti europei del cibo biologico e molto altro: https://ciboserio.it/workshop-di-formazione-a-lezione-di-etichetta/